Il Presidente Francesco Farneti alla vigilia della sfida vs. San Severo
Il fascino di uno sport come la pallacanestro, che da subito mi ha colpito al cuore, è senza dubbio dato dal fatto che in questo si rispecchiano ed esaltano alcuni dei valori più concreti della vita. Nel pallacanestro si vince o si perde, si attacca e si difende, non puoi scegliere di aspettare, devi agire, sempre, e saper prendere una decisione, sbagliata o giusta che sia.
Tutto questo si sposa in pieno con quella che è anche la mia filosofia di vita e che non mi obbliga a raggiungere necessariamente il risultato, ma sicuramente mi aiuta ad avere una visione chiara di quali siano i miei obiettivi e i miei orizzonti da cacciare.
Avere obiettivi ambiziosi, fiducia in se stessi e grande spirito di sacrificio sono l’essenza del successo e porteranno sempre a un qualcosa di positivo. A questi valori non si può disertare, nello sport, nel lavoro, nello studio o altro. E a questi valori crede tantissimo anche la Pielle Livorno, nella sua società, nel suo staff, nei suoi giocatori.
Quello che stiamo vivendo in questo periodo, non è certo quello che ci aspettavamo di raccogliere ad inizio stagione, ma eravamo comunque preparati al fatto che sarebbe potuto succedere. Le variabili che determinano il successo di una squadra sono numerose e, a volte, il lavoro duro e meticoloso da solo non basta per prevederle in anticipo tutte. Tuttavia, nulla è stato lasciato al caso e saremo pronti a raccogliere i frutti al momento giusto.
Mercoledì sera la Pielle è uscita sconfitta dalla partita con Montecatini, ma questo non ha evitato il fatto che ne tornasse anche con un grande successo, che è quello della conferma a chi ne avesse dubbio, del consolidamento di un grande gruppo, di uomini veri prima che buoni atleti, professionisti che oggi che stanno affrontando ogni tipo di avversità con la massima determinazione, perseveranza e una grandissima resilienzia.
La reazione che ci aspettavamo c’è stata ed è stata grande: la reazione di una squadra infortunata ma mai ferita. Ogni giocatore è andato oltre la consapevolezza dei propri infortuni ed è scesa in campo a suo rischio e pericolo anticipando i tempi di recupero e infischiandosene delle prognosi.
Solo Zahariev non è sceso in campo, non ci riesce ancora. Ad oggi non c’è una vera e propria diagnosi che giustifica i ripetuti problemi muscolari, anche in distretti diversi. La società e i medici hanno fatto e stanno facendo di tutto per trovare il perché di questi episodi, mai accaduti prima e che procurano continue contratture e crisi crampiformi molto dolorose. Sono stati eseguiti tutti i test e le analisi disponibili nell’area traumatologica ortopedica, con nessuna diagnosi certa, alcuni sospetti e per fortuna molte esclusioni. Nonostante questo, non ci fermeremo nell’arrivare alla conoscenza della verità e della causa. Lo faremo continuando in ulteriori accertamenti e con una mirata attività fisioterapica. Il confronto con il giocatore è continuo e lui stesso è il primo a manifestare il suo disagio per questa scocciante situazione di cui è palesemente vittima e non certo una causa. Zahariev è un professionista molto serio e molto conosciuto nel panorama europeo e la sua assenza inficia moltissimo il valore della squadra e la conseguente possibilità di ottenere il gioco e la qualità che tutti auspicavamo.
Ho ricevuto personalmente una sua lettera aperta ai Soci, in cui si esprime con la sincerità di un uomo maturo, consapevole dei propri doveri e determinato a restituire sul campo ciò che la Pielle e la città di Livorno si aspettano da lui. Comprende l’insoddisfazione di chi, non conoscendolo a fondo, potrebbe sentirsi deluso e sa che la squadra non può permettersi di attendere troppo a lungo la sua assenza. Questo sentimento è accompagnato dalla speranza e dalla frustrazione di chi non riesce a scendere in campo e fare il proprio lavoro, essenziale per la sua carriera. Purtroppo, anche la sua convocazione in nazionale è sfumata, aumentando il senso di danno e amarezza.
La Pielle Livorno sa di poter contare su una tifoseria appassionata, motivata e legata indissolubilmente ai suoi giocatori, non solo come atleti ma come persone. È in momenti come questi, in cui un giocatore affronta difficoltà fisiche come quelle che sta vivendo Zahariev che emerge la grandezza della comunità Piellina. Siamo certi che i nostri tifosi, spinti dalla voglia di vederlo tornare in campo, sapranno dimostrare comprensione e rispetto, riconoscendo l’importanza della salute e del benessere dell’uomo prima ancora del giocatore. Questo è il vero spirito che rende unica la nostra squadra e la sua straordinaria tifoseria.
Detto questo anche all’interno della Pielle non si vuol trascurare nessuna opportunità che possa eventualmente presentarsi per superare la questione e mantenere alto lo standard qualitativo del roster messo a disposizione di coach Campanella al fine di perseguire gli obiettivi fissati ad inizio stagione.
Ci vediamo domenica al palazzetto, con il medesimo entusiasmo e la voglia messa in campo a Montecatini!